Come ci proteggiamo?
In linea di massima bisogna considerare che la natura delle pareti opache di facciata influisce solo parzialmente sull’isolamento acustico dei rumori provenienti dall’esterno, solitamente il valore D2mnTw…
La qualità di vita all'interno di un ambiente di un edificio dipende in misura determinante dalle condizioni acustiche che in esso si vengono a creare per la presenza di sorgenti sonore sia interne che esterne all'ambiente stesso.
Poiché, nella quasi totalità dei casi, è impossibile intervenire sulle sorgenti, soprattutto quelle esterne, per ridurne l’emissione, l'ottenimento di condizioni acustiche tali da rendere l'ambiente all'interno di un edificio acusticamente confortevole può realizzarsi solo agendo sulle componenti edilizie dello stesso.
Data la complessità degli aspetti fisici e tecnici dell'acustica edilizia, la previsione del risultato acustico finale di una certa soluzione costruttiva deve necessariamente passare attraverso la progettazione acustica dell'edificio sviluppata sia mediante modelli di calcolo sia mediante soluzioni tecniche basate su dati sperimentali.
Nella realtà più comune spesso capita di dover sopportare il volume del televisore del vicino, o la musica e le voci del bar sottocasa. Sono situazioni spiacevoli, che peggiorano la qualità della nostra vita. E’ in circostanze come queste che si rimpiange un buon isolamento acustico. Il buon senso e la legge dicono che gli elementi murari di una costruzione devono essere progettati e costruiti in modo da proteggere gli ambienti sia dai rumori esterni sia da quelli delle unità abitative vicine. La pratica insegna che un
intervento di bonifica acustica a posteriori è purtroppo sempre insufficiente a risolvere completamente il disturbo, che al massimo può essere attenuato. La strada migliore per ottenere un buon comfort acustico è studiare le soluzioni più idonee già in fase progettuale, rispettarle in fase realizzativa e curare la posa in opera. Prevenire, insomma, è meglio che curare.